Corsico e la sua storia Volume 1

12 SETTEMBRE 1920 - VIENE COSTITUITO IL FASCIO DI CORSICO

 Su "La lotta antifascista nel corsichese" (libro scritto a quattro mani da  Luigi Spina e da Carlo Villani) si legge un articolo d'epoca intitolato "Battaglie e glorie dei fasci provinciali"  dove viene descritta la serata: "Il Fascio di Corsico , capoluogo della XIV zona, ebbe origini analoghe a tutti gli altri fasci della provincia; La sera del 12 settembre 1920 in un salone del ristorante la Pianta "gentilmente concesso", un esiguo gruppo di giovani, per buona parte ex combattenti, si radunò per costituire il Fascio di Corsico. Un giovanissimo era tra gli intervenuti, ardente ed entusiasta: il camerata Grassigli Paolo, allora dimorante a Corsico, audace e fiero squadrista che immolò la vita un anno dopo per il trionfo della Rivoluzione delle Camice nere. Fu un'assemblea di pochi uomini e di poche parole. Fu accettato un unico programma: quello che, di giorno in giorno, dalle colonne del suo glorioso giornale, il Capo dettava." 
Il ristorante La Pianta in una foto d'epoca

Da detta riunione venne creata la squadra d'Azione Vittorio Veneto, 39 giovani di cui facevano parte ex combattenti, agricoltori, operai, alcuni adolescenti e qualche elemento proveniente dai paesi limitrofi. La sede operativa era la casa del fascio sita in piazza al ponte/via Vittorio Emanuele in una costruzione tutt'ora esistente. Anche Corsico entra nell'epoca fascista. 


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1245-1275 CORSICO NEL MEDIOEVO, IL CASTELLO, IL CARROCCIO E LE GUERRE TRA COMUNI

Il Carroccio
Poco si sa, quasi nulla della Corsico negli anni del Medioevo e incuriositi da una descrizione che ogni tanto riaffiorava su vecchi libri che descrivevano la nostra città ne abbiamo voluto approfondire l’argomento. "La borgata di Corsico ha origini antiche, ed il castello che la presidiava è più volte ricordato nelle cronache milanesi riferentisi alle guerre del Comune colle città vicine."
Così veniva descritta Corsico su "La Patria" del 1894 e non è insolito trovare questa descrizione tra le pagine dei libri di storia pubblicati sopratutto prima del novecento, ovviamente colpisce subito che si parli di un castello ma non passa inosservata nemmeno la parola "guerre",  e quindi volendo saperne di più siamo riusciti a scovare alcuni eventi di cui andremo a parlare nelle prossime righe. 
Come riferimento abbiamo preso il libro sulla storia di Milano dello  storico del cinquecento  Bernardino Corio (Milano, 8 marzo 1459 – Milano, 1519), dal quale era già stata estrapolata la notizia della presenza del Carroccio in Corsico l’undici maggio 1274 durante la guerra lampo che in quell'epoca Pavia e Novara mossero nei confronti della città di Milano.
Da questo libro, preziosa fonte di notizie riguardo la storia milanese,  siamo venuti a conoscenza che Corsico viene citata durante le guerre tra comuni nell'anno 1245, il già citato 1274 e nel 1275 e che per ben due volte il Carroccio fu portato in Corsico prima della battaglia, 1245 e 1274. Viene inoltre citata una quarta volta riguardo la morte del Piccinino avvenuta il 16 ottobre 1444.
Vediamo brevemente cos'era il Carroccio.  Da Wikipedia: “Il Carroccio era un grande carro a quattro ruote recante le insegne cittadine, intorno al quale si raccoglievano e combattevano le milizie dei comuni, prevalentemente lombardi, ma anche toscani e dell'intera Italia settentrionale. Difeso da truppe scelte, pavesato con i colori del comune, era trainato da buoi e portava un'antenna con la croce e con lo stendardo, un altare e una campana ("la martinella"). In tempo di pace era custodito nella chiesa principale della città. Di origine incerta, secondo la tradizione fu inventato dall'arcivescovo di Milano, Ariberto da Intimiano (XI secolo) tra il 1037 ed il 1039 in uno degli assedi che Corrado II il Salico fece a più riprese a Milano. Il suo uso da Milano si diffuse in molti comuni dell'Italia settentrionale, in Toscana e fuori d'Italia, fino alla decadenza nel secolo XIV. Il carroccio fu protagonista nella battaglia di Legnano, avvenuta nel 1176, durante la quale era difeso dalla compagnia della morte, guidata secondo la tradizione popolare da Alberto da Giussano”.
Per quanto riguarda il castello non vi è nessuna traccia ne visiva ne scritta e nemmeno nessun ricordo che parli di un castello in Corsico e quindi, come spesso accade, nel tempo la parola castello è stata tradotta e trasformata nel tempo dall'originale "castrum". Infatti la parola castrum come riportato anche da https://www.mondimedievali.net/ poteva avere anche altri significati: "Confuso spesso, sin dall'età classica, con castellum, il termine castrum comprende una gamma di significati che, a seconda dei tempi, dei luoghi e dei diversi autori che lo riportano, comprende tanto l’antico fortilizio romano quanto la dimora fortificata di un funzionario che esercita la sua autorità nella zona il cui la struttura sorge e che può essere anche inserito in un rapporto di vassallaggio con altri. In altri casi designa uno spazio chiuso dotato di una qualche forma di difesa, circondato da mura ed arroccato intorno al complesso (solitamente fortificato) della cattedrale e del relativo palazzo vescovile, ma nello stesso tempo - specialmente nelle fonti letterarie - persino un abitato di una certa consistenza non affatto fortificato.
Nel XIII secolo il termine viene quindi associato da alcune fonti, specificatamente, ad una semplice “casa forte” munita di torre a pianta quadrata, molto frequente in tutte le città italiane, da altre ad una costruzione con funzione di supporto alle residenze regie fortificate ubicate all'interno dei centri abitati.
Nonostante ciò il concetto iniziale di castrum non scompare immediatamente e continua a convivere accanto alle nuove accezioni ancora per lungo tempo, per cui, in relazione alle strutture e agli insediamenti muniti cui viene riferito, indica, nella maggioranza dei casi: una fortificazione realizzata in un luogo inaccessibile, una semplice palizzata con o senza fossato, una qualsiasi opera difensiva in legno, un muro di cinta a protezione di un particolare edificio, una fortezza o un borgo munito."
Detto questo e vista la documentata presenza per almeno  due volte del Carroccio, possiamo azzardare l'ipotesi che ovviamente non c'e mai stato un castello in città, sarebbe stato troppo rilevante da non essere ricordato, ma un castrum, ovvero una sorta di accampamento per i soldati o una struttura fortificata a guardia del borgo, per lo meno in presenza del Carroccio, importante simbolo di guerra.
 Ma in assenza di prove consistenti possiamo fare solo ipotesi. Come solo ipotesi si possono fare sulla posizione di  questo accampamento.
Ma veniamo a parlare delle già citate guerre tra comuni.
Iniziamo col parlare del 1245, quando nell'estate di quell'anno Papa Innocenzo IV durante il Concilio di Lione depone dai suoi poteri Federico II, sciogliendo tutti i suoi sudditi dal giuramento;  in Germania si passa alla elezione di un nuovo re dei Romani individuato in Enrico di Turingia.    
Federico II invita i principi cristiani a punire la corruzione e l'invadenza del clero. I Milanesi mandano ambasciatori in Germania a Enrico di Turingia per invitarlo a combattere Federico II. Per rappresaglia il contado milanese è saccheggiato dai ghibellini.
In ottobre Federico II, alleatosi con i cremonesi, parmigiani, alessandrini e dertonesi, con due eserciti,  uno sotto il suo comando e l’altro sotto quello del figlio Enzo, comincia ad invadere le terre del milanese. L’esercito di Federico II arriva a Morimondo e ne distrugge il monastero.
Alla seconda metà di ottobre i milanesi accortisi dell'invasione escono dalle mura cittadine e portano il Carroccio con tutta la milizia a Corsico nell'intento di resistere al nemico. Il Corio dice "con gran sollecitudine procurarono di resistere al nemico" che lascia intendere ci sia stata battaglia anche in Corsico ma è solo una possibile ipotesi  vista la presenza del Carroccio o un accampamento pronto alla battaglia. Siamo alla metà di ottobre e le truppe raggiungono poi Abbiategrasso il giorno 21.
 A novembre gli alleati di Piacenza, di Brescia e di Novara mandano aiuti all'esercito milanese, che riesce a tenere a bada quello imperiale. I militi di porta Comasina e di porta Orientale, guidati da Simone da Locarno, muovono contro Enzo a Gorgonzola e lo attaccano. Enzo è fatto prigioniero da Panera da Bruzzano e l'esercito imperiale si disperde.
Enzo viene rilasciato dietro condizione di non invadere più il territorio milanese e di indurre il padre Federico II a fare altrettanto. Queste condizioni saranno rispettate e pongono fine alla guerra. Di questa guerra. Si perché all'epoca muovere eserciti era quasi all'ordine del giorno.
Queste le parole del Corio: “Bonifacio, marchese di Monferrato, abbandonando la fede data a Milanesi, contro il giuramento, si accostò a Federico benché privato d'ogni dignità; il quale da Torino partendosi venne a Pavia, dove deliberato di entrare su quel di Milano, andava convocando per tutta Italia qualunque suo aderente. Gli vennero dunque i Cremonesi con seicento soldati,  i Parmigiani con duecento e parimente gli Alessandrini e i Dertonesi (Tortonesi). Fece la sua entrata a Miramondo (Morimondo) e destrusse il monasterio.; la qual cosa intendendo i Milanesi condussero il lor Carroccio e la milizia al luogo di Corsico, e con gran sollecitudine procuravano di resistere al nimico. Il seguente giorno andò in fretta  di rincontro a Vermezzo. Il che vedendo Federico, mandò suoi legati ai Bergamaschi ed ai Lodigiani che gli prestassero soccorso. Et un lunedì, a'ventuno di ottobre, condusse l'esercito al borgo di Abbiategrasso oltre al Tesinello.”
Trentuno anni dopo, nel 1274, avviene un altra guerra lampo e nuovamente il Carroccio muove verso Corsico. Le città di Pavia e Novara scontente del trattamento riservato dai Della Torre ai nobili milanesi proscritti muovono guerra verso Milano e l 'undici maggio del 1274 arriva il Carroccio con la milizia a Corsico per proseguire poi verso Abbiategrasso. La guerra avrà breve durata e terminerà il 6 giugno del 1274.
Scrive Bernardino Corio: "... Agli undici del detto, un venerdì, trecento soldati milanesi condussero il lor carroccio al luogo di Corsico, col gonfalone della comunità; e il sabato che fu al duodecimo, i Novaresi e le genti a cavallo de' Pavesi andarono a dare il guasto al luogo di Agem, tenuto per i  Brusati; il perché nella domenica, il podestà di Milano e Francesco Torriano, andarono in fretta ad Abbiategrasso, e il carroccio fu condotto al luogo di Gazzano, quindi il giorno appresso ad Abbiate...". 
 La cronologia degli eventi
1274
Novara e Pavia proteggono la causa dei nobili proscritti milanesi, per cui Milano decide di portar loro guerra.
29 aprile             
I Milanesi tolgono il carroccio dalla porta maggiore di S. Tecla e muovono contro i Pavesi.
11 Maggio
Trecento militi, passati per Corsico e Gaggiano, s'accampano ad Abbiategrasso.
15 Maggio
I Novaresi, uniti ai Pavesi, s’ inoltrano fino al ponte sul Ticino, eretto dai nostri, vicino a Turbigo, sorprendono gli avamposti milanesi e li fanno prigionieri dopo breve difesa
20 Maggio
Napo esce da Milano alla testa delle legioni e raggiunge le milizie ad Abbiategrasso.
1 Giugno
Muove l’armata, passa il Ticino e pone il campo al di la del fiume; intanto, seguendo la sua politica, mette in opera maneggi i quali raggiungono il loro scopo.
6 giugno             
Pace tra Napo della Torre e Novara e Pavia.
Nel 1275 troviamo una nuova citazione di Corsico, sempre tra le pagine scritte da Bernardino Corio. In una guerra mossa da spagnoli, pavesi e banditi milanesi contro la città di Milano, il 12 febbraio 1275 in un giorno di neve si radunano a Trezzano e a Corsico milizie che vanno in soccorso all'esercito dei Della Torre.
Scrive l’autore:"Agli undici si trasferirono al ponte sopra il tesino, e spianarono a Vigevano alcuni fossi che vi erano. Il che vedendo i difensori e stimando che volessero combattere, subito mandarono lettere a Milano, domandando opportuno soccorso. Perché nella prima ora del giorno seguente ad Abbiategrasso con la milizia cavalcò il Podestà di Milano; gran numero di popoli giunse fino a Trezzano; e parte a Corsico, quantunque fosse sopra la terra alta la neve."
Corsico è posta in una situazione strategica, sulla strada principale che da Vigevano portava a Milano e viceversa, quindi era d’obbligo che le truppe facessero spesso tappa nel borgo, come avvenne anche successivamente nel 1706 con Eugenio di Savoia che porta anch'egli il suo campo a Corsico.
E’ un peccato che questi racconti, seppur di poco conto, siano rimasti in fondo ad un cassetto nel corso della storia.

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MERLI EMILIO - PATRIOTA

Merli Emilio di Giuseppe, nato a Busciasco il 6 novembre 1911, appartenente alla Brigata Valgrande operante in Svizzera per due mesi e due giorni. Patriota riconosciuto.



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IL CARTELLO "BLU" CORSICO


Oramai non ci si fa più neanche caso ma il cartello blu di Corsico è li appeso all'ingresso di Via Cavour da oltre cento anni. Questo cartello fa parte delle migliaia di cartelli segnalazione che il Touring Club nel secolo scorso ha installato in tutta la penisola.
"Nel 1906 il Touring iniziò a divulgare e produrre i segnali stradali per indicare l'inizio dei centri abitati, in modo da aver un'indicazione comune a tutti i paesi d'Italia. Su questi cartelli, di dimensione 115 x 70 cm, vi erano riportati il nome della località, scritto in carattere evidente, e poi i nomi della provincia, del circondario e le distanze dei rispettivi capoluoghi. Erano poi indicati i servizi più comuni ed utili all'epoca, quali l'ufficio postale, quello telegrafico, la stazione ferroviaria o tranviaria (se non presenti, la distanza a quella più vicina), il medico e le indicazioni di direzione, per ogni senso di marcia, verso i comuni prossimi da un lato e dall'altro del paese. 
Ogni cartello installato in Italia aveva un proprio numero d'ordine e l'intera numerazione era archiviata presso l'ufficio tecnico del TCI; nel 1914 vennero installati complessivamente 21.000 cartelli, suddivisi in cartelli di direzione, segnalazioni di passaggi a livello, di svolta pericolosa, di cunetta, di incrocio pericoloso, di discesa pericolosa, di strada accidentata, di strada interrotta, di arresto, di rallentare, di dogana, di confine, di fermare al dazio e cartelli 
altimetrici."
E anche il nostro cartello blu arriva all'incirca nel 1914 e come c'e scritto anche sulla targa, che magari ad alcuni è sfuggito, è stato un dono di un cittadino e futuro Sindaco corsichese, il ragioniere Perico Enrico (1876-1959) console del Touring Club.
Nel 1926 viene eletto alla carica di Podestà succedendo al fratello, Sindaco uscente, Perico Luigi.


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CESATI GIUSEPPE - PATRIOTA

 Cesati Giuseppe di Angelo, appartenente alla 44a Brigata Matteotti. Patriota riconosciuto.



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CORSICO, 1938 - GUIDA DI MILANO E PROVINCIA

Corsico, con le cascine: Giorgella, Guardia di Sotto, Guardia di Sopra, Lavagna, Molinetto di Lorenteggio, Persa e Robarello
Capoluogo di Mandanento, Abitanti 6672 — Superf. ettari 548 - Altimetria 116
Mandamento Giudiziario di Milano
Da Milano (p. Duomo ) km. 7,1
Comunicazioni:
Posta, Telegrafo e Telefono in luogo
Stazione della Ferrovia (linea Milano-Mortara)
Tranvai elettrico Milano-Corsico e Corsico-Abbiategrasso
Corriera Milano-Corsico-Casorate Primo
Religione: 
Diocesi di Milano — Parroco: Tornaghi Flaminio
Municipio: 
Podestà: Campiglio Alfredo — Segretario: Colella Giuseppe
Agenzia Municip. Affissioni: Monti Attilio, delegato
Organizzazioni Fasciste: 
Ispettorato di Zona dei Fasci di Combattimento: Santolini cav. Antonio, ispettore
Fascio: Airaghi Mario, segretario politico
1482° Leg. A.G.F. «C. Freguglia » (comit. comun.)
1188° Leg. Balilla « G. Montemaggi »: Rizzo Salvatore, comand., vl. Lombardia 71, Milano
Comitato Comunale D.N.D.: Campiglio Alfredo,presidente
Istituto Coloniale Fascista, sottosezione: Capris rag.Mario, presidente
Giustizia:
Tribunale e Pretura a Milano
Demanio e Tasse:
Agenzia Imposte, Ufficio. Registro a Milano
Giudice Conciliatore: Gallasso avv. Renato
Comandi Militari:
Distretto Militare di Milano
Comando Stazione RR. Carabinieri
Brigata Guardie di Finanza
Beneficenza:
Opera Pia: Vimercati: Conti cav. Pietro, presid.
Delegato del Patronato Orfani delle Campagne: Campiglio Alfredo 
Previdenza e mutuo soccorso: Soc. Militare di M.S. l'Esercito — Soc. Operaia di M.S.
Giornali:
Il Popolo di Lombardia, corrisp.: Perico avv. Giov.
Istruzione:
Circolo di Direzione Didattica Governativa: Assago - Bareggio - Buccinasco - Cesano Boscone - Cornaredo - Cusago - Settimo Milanese - Trezzano sul Naviglio
Scuole elementari: classi 13
Asilo Infantile: Conti cav. Pietro, presidente
Biblioteca Popolare: Sessa. Guido, bibliotecario
Musica:
Corpi di Musica: « Vincenzo Bellini »: direttore Squellerio Carlo — « Nuova Italia »: direttore — Moroni Giovanni
Associazioni:
Assoc. Naz. Combattenti: Manzi cav. prof. Carlo,capo zona - Associaz. Mutilati — Soc, Unione Famigliare - Soc. Sportiva « Audace»
Organizzazioni Sindacali e Corporative:
Unione Fascista dei Commercianti della Prov. di Milano (Delegaz. Mandam.): Montonati Giacomo, presidente
Avvocati: Galasso Renato - Perico avv. Giovanni. Dottori economia e commercio: Fabio Virgilio, v. Vitt. Emanuele 10
Farmacie: Corneliani Carlo (diplom. farmacista) - Steffanini Irma
Ingegnere: Fabio Luigi
Levatrici: Bargiggia Pierina, Lancellotti Luigia, Rizzardi Desolina, Sacchi Rachele
Maestri e maestre: Asmann Ada, Cazzulani Giuseppina, Civardi Maria, Costa Maria, Dionisi Alice, Ferioli Dina, Gianelli Adele, May Moretti Maria, Quarti Giulia,  Rizzo Salvatore, Zella Giovanna
.Medici: Beretta dr. Carlo - Fabio. dr. Giovanni
Notaio: Assandri dr. Francesco
Periti: Moneta Giuseppe (chimico) — v. Ventiquattro Maggio 13 — Reati Carletto (meccanica),v.Trieste 10
Scultori: Sessa Carlo
Veterinario: Casari dr. Egidio
Esattore: Pennati Gius., via Meravigli 4 Milano
Acque gassose e minerali: Sarati Luigi, v. Vitt.Eman. 8
Agenti d'assicurazioni: Balzaretti Redolfo — Pracchi Pietro
Agricoltori (propr. diretti): Campiglio cav. Antonio (eredi) (casc. Giorgella) — Colombo Tito (casc. Robarello di sopra)
Agricoltori (affittuari): Arnaboldi Roberto (casc.Lavagna) — Dubini Ernesto (casc. Bocca) — Ferrari Emilio (casc. Persa) - Galbiati (eredi) (casc. Guardia di Sopra) - Maderna Giuseppe (casc. Guardia di Sopra) — Maggioni Innocente — Plessi F.lli (Molinetto di Lorenteggio) — Vismara Umberto
Alberghi: Bellavita Giuseppina — Mariani Lucia - Pisati Riccardo — Varacca Maria
Alimentari: Coop. di Consumo « Nuova Italia » — Danelli Giuseppe — Giavardi F.lli
Articoli ottici e fotografici: Colombo Ettore
Automobili (noleggio): Colombo Luigi — Danelli Mario - Franchi Francesco — Gervasoni Marlo 
Auto-moto-cicli (riparaz.): Balosei Attilio — Gervasoni Mario — Lunghi Giuseppe
Autotrasporti: Simonetta Angelo - Vismara Umberto.
Banche: Filiale della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde - aperta tutti i giorni non festivi dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 16 (sabato 8.30 — 12,30 - Banca Agricola Milanese
Biancheria (confez.): De Vecchi Clementina — Marconi Maria — Verzoni Angelo
Bilanciai: Colombo Giuseppe
Caffè-bottiglierie: Ferrari Luigi — Gaiaschi Ercole — Locatelli Pietro — Minoia Maria — Pomè Francesco — Radice Maria — Rovellaschi Marla — Ugani Ugo
Calzolerie: De Franceschini Alberto — Merli Luigi — Tiraboschi Francesco — Vernieri Antonio
Calzolai: Bocchiola Luigi — Bonomi Giuseppe — Borzoli Ambrogio — Malandra Antonio
Canestrai: Bellavita Pierino — Protti Felice
Cappellai: Decarro Vittoria — Prin! Antonio — Vigo Angela
Carri: Tarantola Pietro, v. Manzoni
Cartiere: Soc. An. Burgo
Cartolerie e chincaglierie: Galletti Francesco — Scarioni Maria
Caseina (fabbriche): S.A.C.A.
Cave di sabbia e ghiaia: Gaslini F.lli.
Cinematografi: Clerico Lucia - Cinematog, « Italia » — Cinema Oratorio Maschile
Colori e vernici: Zacchetti Alberico
Combustibili: Boni Giuseppe — Galli Alberto — Porta Pietro
Conceria pellami: Stella Giuseppe
Corrieri: Della Pera Giuseppe — Serao Felice ad Abbiategrasso
Costruttori in ferro: Grandi Iginio
Detersivi: Spagarini Carlo
Droghieri: Abbiati Giovanni — Borghi Maria - De Padova Nicolino — Lanzi Ida - Locati Arturo — Lombardi Giacomo
Elettricisti: Prini Giovanni — Ravelli Luigi
Erbifruttivendoli: Battaglia Camillo — Cantoni Carlo - Contardi Luigi, v. Cavour 16 — Granata Giovanni - Neve Fiorenzo - Penna Maria - Riccardi Angelo — Romanoni Emilio — Rusconi  Vittorio — Simonetta Ercole — Solci Ada - Valenti Agnese
Fabbri: Guffanti Dario
Fabbrica ghiaccio: Taverna Pippo
Falegnami: Tornaghi Pietro — Valera Giuseppe
Farina e cercali: Locati Gaetano
Ferramenta: Ferrari Luigi - Locarni Attilio, v. Garibaldi 6
Fioricottori: Bertola Cesaro e figlio
Gelaterie: Cislaghi Enrico — Citterio Ester — Squellerio Achille
Giornali: Zucchetti Rosa
Granaglie: Maerna Maria
Imbiancatori e verniciatori: Gorlini Carlo — Menegolo Luigi
Impianti elettrici: Prini Giovanni — Ravelli Luigi — Zannoni Raffaele
Impianti riscaldam. idraul. e frigor.: Ferrario Luigi — Grassi Francesco — Ravelli Francesco
Importatori ed esportatori formaggi: C.I.S.S.A.
Imprese di costruzioni:  Bernacchi Ambrogio — Taverna Enrico
Imprese di trasporti: Maggioni Innocente — Vismara Umberto
Latterie: Cislaghi Enrico — Citterio Ester — Squellerio Achille — Taccani Luigi
Latticini: Arioli Domenico (figli di) - Negri Maria
Lattonieri: Grassi Francesco
Liquori (distill.): Zuffelato Gino
Macellai: Andreoni Armando — Astolfi F.IIi — Bianchi Luigi — Bianchi Paolo — Cipollini Luigi — De Gradi Battista — Lucchini Cesaro
Marmi (lavoraz.); Binda e Bernasconi — Ferrario Angelo
Materassai: Colombo Battista — Galbiati Rinaldo
Materiali refrattari (fabbrica): Soc. An. Materiali Refrattari Marchello
Mediatori: Ricci Luigi
Mercerie: Cislaghi Luigia, via Cavour 12 — De Capitani Maria — Fiorani Luigi — Marconi Maria — Verzoni Angelo — Vigo Angela, via Cavour 17
Mobili in ferro: Ragni Pietro
Mobili in legno: Ragni Pietro — Sala Giovanni
Mole abrasive: Samar Soc. An. Produzione Mole Abrasive
Molino: Locati Gaetano
Monumenti funebri: Binda e Bernasconi - Ferrario Angelo
Mugnai: Locati Gaetano
Ombrellai: Prini Antonio
Oreficerie: Gilardi Lorenzo — Guazetti Luigi
Orologiai: Gilardi Fiorenzo — Massara Luigi
Osterie: Ordanini Pietro (fraz. Robarello)
Parrucchieri: Abbiati Emilio — Boggi Luigi - Bonazzi Agostino — Brianza Giuseppe
 - Germani Angelo -  Giganti Pietro
Paste alimentari (fabbr.): Giavardi Flli
Pasticcerie: Locatelli Pietro
Piastrelle per pavimenti: Rizzini Pietro 
Pizzicagnoli: Contardi Angelo — Coop. Nuova Italia — De Bianchi Angelo — Galbiati Piero - Mozzanico Faustina — Pampuri Attilio - Por
rone Enrichetta, v. Roma 2 — Vismara Giovanna, v. Roma 7
Pollivendoli: Barbieri Angela e Adele — Boerci Maria ved. Casati — Tosi Giuseppe
Prestinai: Andreoni Roberto — Clementi Amedeo - Cuchetti Angelo — Gaiaschi Marlo - Mainardi Achille — Martinotti Luigi — Vismara Primo
Ramieri: Ferraria Luigi
Ristoranti; Pisati Ricciardo — Ristorante della Rosa — Ristorante Pianta — Santagostino Giovanni
Sabbia e ghiaia: Gaslini F.lli
Salumicri: Calvi Carlo — Doveri Guldo — Dubini Pietro — Pagani Dante — Sgarella Luigi - Villa Giuseppe — Villa Virgilio
Sartorie: Abbiati Emilio - Brianza Giuseppe - Broggi Giovanni — Germani Angelo — Giganti Pietro — Pelluzzi Achille — Ranzani Pietro.
Sellai: Polli Franco
Serpentine e tubi in genere: Grassi Francesco
Tabaccai: Crespi Giuseppina — Ferrari Luigi - Gaiaschi Augusto — Pastori Remigio.
Terraglie e vetrerie: Gervasoni Dante - Simonetta Cesare
Tessuti: Cislaghi Luigia, v. Cavour 12
Tipografie: Eletti Luciano
Trattorie: Adami Emilio — Bellavita Ida - Cislaghi Carlo — Colombo Marlo — Mariani Esterina Lucia — Menni Giuseppe — Soc. An.Famigliare 
— Trattoria della Speranza — Varacca Maria
Vino (gross.): Acuto Francesco — Andreoni Flli - Gualdi Virgilio — Del Mastro e Crespi
Zoccolai: Castiglioni Cesare



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CORSICO, 1894 - LA PATRIA, GEOGRAFIA DELL'ITALIA - PROVINCIA DI MILANO

Corsico (1967 ab.). — Siede questo Comune in fertilissimo territorio, attraversato dal Naviglio Grande da altri canali da questi derivati e da fontanili, quindi coltivato a praterie, marcite ed in qualche parte anche a vigne e cereali. Grande vi è l’allevamento del bestiame ed attive le conseguenti industrie del caseificio. Corsico fu nel passato centro importante del commercio dei formaggi e del burro: commercio ora in gran parte attirato dalla vicina città. Le industrie alimentari sono rappresentate in Corsico da un opificio per la confezione di salumi che trovano largo spaccio nelle vicine provincie ed anche all’estero. Prima della legge attuale Corsico era capoluogo di mandamento.
Il paese di Corsico è abbastanza moderno nelle sue costruzioni e pulito: ha una bella chiesa parrocchiale. Stazione ferroviaria sulla linea Mortara-Alessandria e stazione dei tram a cavalli fra Milano e porta Ticinese.
Cenno storico. — La borgata di Corsico ha origini antiche, ed il castello che la presidiava è più volte ricordato nelle cronache milanesi riferentisi alle guerre del Comune colle città vicine.
«A Corsico morì nel 1444 il famoso capitano di ventura Nicola Piccinino, competitore del Carmagnola e di Francesco Sforza; capitano prediletto delle armi di Filippo Maria| Visconti. Egli erasi ritirato a Corsico, e vi morì amareggiato ed inconsolabile per la mancatagli vittoria contro i Fiorentini ad Anghiari ed altrove, e per la prigionia fatta subire dal duca di Milano a suo figlio Francesco. Fu dei capitani di ventura, peste d’Italia in questi secoli, fra i migliori.
Coll. elett. Melegnano — Dioc. Milano — P* T. e Str. ferr.



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CORSICO E LA SUA STORIA CONSIGLIA:

1823-2023, IL PONTE DI CORSICO COMPIE 200 ANNI

Il primo ponte in centro a Corsico fu eretto nel 1550 circa, e, come si nota nella mappa del 1722 qui sotto riportata, era in linea con l...

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