Su "La lotta antifascista nel corsichese" (libro scritto a quattro mani da Luigi Spina e da Carlo Villani) si legge un articolo d'epoca intitolato "Battaglie e glorie dei fasci provinciali" dove viene descritta la serata: "Il Fascio di Corsico , capoluogo della XIV zona, ebbe origini analoghe a tutti gli altri fasci della provincia; La sera del 12 settembre 1920 in un salone del ristorante la Pianta "gentilmente concesso", un esiguo gruppo di giovani, per buona parte ex combattenti, si radunò per costituire il Fascio di Corsico. Un giovanissimo era tra gli intervenuti, ardente ed entusiasta: il camerata Grassigli Paolo, allora dimorante a Corsico, audace e fiero squadrista che immolò la vita un anno dopo per il trionfo della Rivoluzione delle Camice nere. Fu un'assemblea di pochi uomini e di poche parole. Fu accettato un unico programma: quello che, di giorno in giorno, dalle colonne del suo glorioso giornale, il Capo dettava."
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| Il ristorante La Pianta in una foto d'epoca |
Da detta riunione venne creata la squadra d'Azione Vittorio Veneto, 39 giovani di cui facevano parte ex combattenti, agricoltori, operai, alcuni adolescenti e qualche elemento proveniente dai paesi limitrofi. La sede operativa era la casa del fascio sita in piazza al ponte/via Vittorio Emanuele in una costruzione tutt'ora esistente. Anche Corsico entra nell'epoca fascista.
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Grazie, ho già comprato il libro diversi anni fa, ma raccontarlo agli altri è sempre utile per conoscere meglio la nostra storia.
RispondiEliminala storia va continuamente raccontata se no si perde nel tempo
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