Corsico e la sua storia Volume 1

6 GIUGNO 1859 - QUANDO I CORSICHESI SALVARONO IL PONTE

Una delle più vecchie foto del ponte di Corsico, qui siamo nei primi anni del 900.
Cosi poteva apparire nel 1859

Siamo nel 1859 e il contesto storico è quello della seconda guerra d'indipendenza quando, dopo le vittoriose battaglie di Magenta prima e quella di San 
Martino e Solferino poi, il Regno di Sardegna conquista i territori del Regno Lombardo-Veneto sino a quel momento controllati dagli sconfitti austriaci.
Il 4 giugno 1859 ci fu la celebre Battaglia di Magenta e dopo cruenti scontri l'esercito franco-piemontese (i francesi che combattevano con il Regno di Sardegna erano in maggior numero rispetto ai piemontesi), coadiuvato da battaglioni di zuavi provenienti dall'Africa, riuscì a battere e mandare in ritirata l'esercito austriaco.
Il 5 giugno, giorno seguente alla battaglia, gli austriaci, che avevano bisogno di riorganizzare le truppe dopo le numerose perdite, iniziano la loro ritirata verso Milano, non prima però di aver fatto saltare tutti i ponti che trovavano lungo la strada per poter così rallentare l'offensiva francese che ancora gli stava dietro.
Fecero saltare tutti i ponti sul Naviglio da Abbiategrasso a Milano, compreso quello di Gaggiano, tutti meno che uno. 
Il 6 giugno gli austriaci di passaggio a Corsico, e come avvenuto in precedenza, si apprestano a far saltare anche il ponte qui presente. I corsichesi riuscirono però a corrompere, si legge, con "pochi Napoleoni d'oro" l'ufficiale austriaco addetto alla mina e fu così che con una storica tangente il popolo salvò il suo ponte costruito non molti anni prima, nel 1823.
Durante il loro ripiegamento verso Milano gli austriaci, ormai consapevoli della sconfitta, pensarono bene oltre a far saltare i ponti anche a saccheggiare le città ove passavano. Corsico fu  invece risparmiata da entrambi i trattamenti grazie all'intercessione dei suoi abitanti storicamente uniti. 
Nel 1859 Corsico contava circa 1500 abitanti e l'unico centro abitato, oltre alle Cascine sparse su tutto il territorio, era la sola attuale via Cavour, all'epoca divisa in due frazioni chiamate Contrada del ponte e Contrada della chiesa. 
Una cartina del 1854
Una litografia francese del 1859,
 descrive francesi che entrano a Corsico


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