Corsico e la sua storia Volume 1

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5 APRILE 2019, FILIPPO ERRANTE DA LE DIMISSIONI DA SINDACO DI CORSICO

Dopo il Consiglio Comunale del 4 aprile 2019 dove non ottiene la maggioranza il 5 aprile 2019 il Sindaco Filippo Errante rassegna le dimissioni. Il Presidente della Repubblica Mattarella scioglierà poi il Consiglio Comunale il 4 giugno 2019 affidandolo sino a nuove elezioni al Commissario Straordinario Francesca Iacontini.



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21 APRILE 1862 - CORSICO, CELEBRAZIONI PER L' UNITA' D'ITALIA


A Corsico il 21 aprile del 1862 ci fu una manifestazione per celebrare l'avvenuta Unità d'Italia proclamata il 17 marzo 1861. Il 21 aprile 1861 viene depositata la legge numero 1 del Regno d'Italia. 
Un autore, anonimo, ha raccontato gli eventi di questa giornata scrivendone un libro di poche pagine. Ecco a seguire la descrizione di quel giorno di festa.
Una manifestazione, composta da un corteo di ufficiali e militari che hanno partecipato alle guerre per l'indipendenza italiana, partita da  S.Pietro in Sala in Porta Magenta a Milano entra a Corsico accolta a gran festa dai corsichesi e dalla banda locale. 
"Ecco dal principiar del Borgo affrettar la Banda militare, che l'aere riempiendo de'suoi melodiosi concenti in pubblico ne attragge anche i più devoti al sonno, e l'ampia contrada ne popola ad ogni maniera di gente. Ecco dai balconi, dalle finestre, dai verroni sventolar irrequiele le tricolorate bandiere"
Acclamati dai cittadini e sotto il comando del Maggiore  Castagnini il corteo entra a Corsico addobbata di tricolori. 
A capo del corteo il Colonello signor Cavaliere Bonacina, seguito dallo stato maggiore ai quali i corsichesi hanno dato una grande accoglienza.
"Se non che l'universa attenzione, come arida foglia da vento portata, si ripiega d'improvviso al Corpo di Guardia. Era di là che movendo armoniosa la banda locale, i militi di novero imponenti s'inoltravano per la via dell' urbana cironvallazione alla volta della Riva. Quivi unitisi a quanti altri già ne attendeano in bella schiera ordinati e fattasi una moltitudine anziche no, sotto i comandi del bravo Maggior Castagnini si iniziò il divisalo cammino al Borgo insigne di Corsico. Splendlea a capo qual sole in pien meriggio il tanto Benemerito Colonello signor Cavaliere Bonacina." 
Dopo gli onori della Milizia locale al Capitano Perelli, comandante della Legione degli studenti nell'esercito meridionale di Garibaldi, il corteo arriva alla chiesa di San Pietro e Paolo per le celebrazioni ecclesiastiche di rito e per i discorsi dei militari. 
"Colle evoluzioni d'uso resi ne vennero i militari onori dalla milizia locale che a vaga tenuta improntata sotto il concitato imperio del degno Capitano Perelli a più passi sostava dal borgo. Dai poggi dalle finestre dagli sbocci circostanti ne salutavá festante ogni ceto d'innumerevoli spettatori. Lo sventolar de' molteplici Italiani vessilli ne additavà fratelli che a fratelli si confondevano come gli antichi abitator del suolo spartano." 
Al termine il Parroco di allora, don Giovanni Redaelli, descritto dall'autore come "un parroco aggraziato nei modi e dalle parole gentili e col sorriso stampato in fronte",  ha invitato l' autore stesso nella casa parrocchiale a bere una bevanda calda. 
"Quel buon Parroco a piè spedito e ad allargate braccia mi si era fatto incontro aggraziato ne'modi, dalle parole gentile, e col sorriso in fronte della compiacenza, gli ordini tosto rinnovando pel religioso servigio, e in sua casa offrendomi l'indica e si gustata fumante bevanda. Lode a tanta bontà ed applausi a spirito si patriottico ed Italiano!"
Terminata la funzione si va alla volta del "principale albergo" del paese, molto probabilmente L'albergo del Leon D'oro, per continuare i festeggiamenti "con mille brindisi".  Dopo aver toccato il borgo di Corsico il corteo celebrativo si sposta alla volta di Baggio per poi al ritorno dividersi tra chi tornava a Porta Magenta e chi rientrava verso Corsico, sempre senza fermare i festeggiamenti.
"Dal conforto finalmente giovati di ricca refezione, che la cortesia impareggiabile del prelato signor Colonello nel principale albergo volle a tutta quanta l'Ufficialità imbandita, al suon de musicali strumenti e fra mille brindisi ed evviva, non men che libate nella ben addobbata sala del primo Capitano quantità di generosissimi liquori, versando a tutta voce figlia del cuore ogni maniera di ringraziamenti sul popolo Corsicano, indivisi da quella milizia ci riponemmo la via tra piè alla volta di Baggio. "


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25 APRILE 1965 - INAUGURAZIONE MONUMENTO AI CADUTI DELLA RESISTENZA

 



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6 APRILE 1924 - DEVASTAZIONI ALLE COOPERATIVE DI CORSICO

 Il 6 aprile 1924 in Italia si svolgono le elezioni politiche e a Corsico come in tutta la nazione le liste fasciste hanno grossi consensi e ottengono la vittoria.
Proprio quella notte, forse sempre presi dall'euforia della vittoria, gli squadristi di Corsico assaltano la Cooperativa Nuova Italia (l'Uscett)  e devastano completamente la Cooperativa La Colonia, come riportato sul giornale l'Avanti il 9 aprile 1924.
E' l'inizio del governo Fascista di Benito Mussolini. Per vent'anni sarà bloccato sul nascere ogni tentativo di opposizione e tutte le cooperative e sindacati di sinistra saranno visitati dagli squadristi locali e molti costretti alla chiusura.
A seguire un trafiletto dell'Avanti del 9 aprile 1924.



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18 APRILE 1946 - GIUSEPPE PORAZZO ELETTO SINDACO

Alle elezioni amministrative del 18 aprile 1946, le prime con le donne ammesse al voto, viene eletto Sindaco Giuseppe Porazzo. L'operaio savonese della Materiali Refrattari rimarrà in carica sino al luglio del 1962 per ben 16 anni, sarà il Sindaco che rimarrà in carica per più tempo nella storia del nostro comune.

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11 APRILE 1911 - NASCE A CORSICO LEOPOLDO BOZZI

Leopoldo Bozzi nasce a Corsico l’11 aprile del 1911 da mamma Emilia e papà Carlo. Con i genitori e suo fratello Eugenio abitava in Via Cavour al numero 13. 
Troverà la morte per mano assassina il 19 febbraio del 1945.
A questo link una sua biografia



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15 APRILE 1951 - IL RITORNO DELLE CAMPANE

Il 15 aprile 1951 fanno finalmente ritorno le campane della chiesa San Pietro e Paolo. Tristemente rimosse il 3 marzo del 1943 e fuse allo scopo di produrre materiale bellico dallo stato fascista oramai al collasso.
Le campane giungono su due carri trainati da cavalli e accolte a gran festa. Dopo un corteo in tutta la città faranno finalmente ritorno al loro campanile.




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9 APRILE 1823 - LA GUARDIA DI SOPRA DIVENTA PROPRIETA' DEI VISCONTI DI MODRONE

Avviso d'asta per la Guardia di Sopra


Il 9 aprile del 1823, quasi 200 anni fa, si aprì l'asta per la vendita della Guardia di Sopra. Dopo alcune offerte non in linea con la perizia, la Cascina viene acquistata per lire 48.245 da Giuseppe Combi “per persona da dichiarare” e con dichiarazione del reale proprietario in altra sede. 
L’atto di acquisto finale è datato maggio 1824 e svela il nome del vero acquirente della cascina che è il Duca Carlo Visconti di Modrone. Il Duca restaura e trasforma la cascina in azienda agricola. Non avendo eredi alla morte del Duca nel 1836 la proprietà e tutti i titoli passeranno in mano al nipote Uberto Visconti di Modrone.



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8 APRILE 1897 - ALESSANDRO GALLONE ELETTO SINDACO

L'8 aprile del 1897, 125 anni fa, il Cavaliere Alessandro Gallone veniva eletto Sindaco. 
Prenderà il posto di un suo familiare, Gallone Aristide che aveva governato la città come Assessore facente funzione dal 19 novembre 1896, sostituendo il precedente Sindaco Pozzi Ernesto.
Gallone rimarrà in carica sino al 13 novembre del 1910.

Scusate la scarsa qualità della foto, ma l'unica fonte è la cappella di famiglia e non sempre la si trova aperta.


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4 APRILE 2009 - INAUGURAZIONE PONTE CICLO-PEDONALE "GALETTI"

Il 4 aprile del 2009 viene inaugurato il nuovo ponte ciclo-pedonale che dal parco Ex Pozzi porta al quartiere Sant'Adele. Con una cerimonia, a cui hanno partecipato le autorità locali, il ponte è stato intitolato al popolare ciclista corsichese Carlo Galetti che nei primi anni del novecento ha vinto ben tre Giri d'Italia consecutivi.

A questo link la sua biografia


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2 APRILE 1834 - IL GRANDE INCENDIO A CORSICO

Il 2 aprile 1834, 188 anni or sono, intorno alla mezzanotte un grosso incendio distrugge la maggior parte delle casare del paese. Sulla “Grande illustrazione del Lombardo- Veneto” del 1858 di Cesare Cantù , a pagina 464 viene cosi ricordato: “non sono molti anni Corsico fu preda di terribile incendio che recò il danno di mezzo milione, e che conservò rinomanza popolare in novelle e rappresentazioni sceniche. Qui è l’emporio dei formaggi di grana o lodigiani che si manipolano nel Milanese, come Codogno lo è per quelli del Lodigiano”.


La notizia suscitò molto clamore e venne ripresa anche dai giornali dell'epoca.
Un articolo del 4 aprile 1834 dell’"Eco, Giornale di scienze, lettere arti, mode e teatri" ne descriveva così gli avvenimenti : 
VARIETÀ - L''incendio di Corsico
Milano 2 Aprile 1834, mezzanotte.
Rientro in quest'istante nella mia abitazione coll’animo tutto esagitato e commosso per l'effetto di uno spettacolo tremendo di cui mi volli rendere spettatore. Poche ore dopo
mezzodì me ne veniva dal maestoso Arco di Porta Ticinese, allorchè vidi lontano dalla parte interna della città luccicare ad un tratto ai raggi del sole gli elmi di molti Pompieri, indi passare precipitosamente assisi sovra una delle macchine a troinba; e dietro a furia altre carrozze ripiene d'uomini di quel valente corpo di soldati municipali.
Era certo segno dello sviluppo di un incendio, Spirava un vento furioso, onde in me ed in tutto il popolo che usciva dalle case, dalle officine interrogando curiosamente si” diffuse in un istante quell'ansia, quel secreto terrore che suole sempre generarsi rapido d'una sventura; di cui rimangono tuttavia ignoti i funesti effetti.
Corse voce ben tosto, e con maggior dolore universale che ardeva Corsico. È Corsico piccola terra posta lungo il Navilio, a non grande distanza dalla città, importantissima però, poichè quivi sorgono molti di que' lunghi e vasti edifici, chiamati da noi Casare, nelle quali vengono serbati e colle opportune cure perfezionati i formaggi, qui detti di grana, e dalli stranieri conosciuti coll’ erronea denominazione di parmigiani , prezioso prodotto del nostro suolo ferace. A mille e mille le pesanti forme di quel saporoso cacio stanno nelle Casare disposto in bell' ordine, a varii strati sovra appositi assiti, ove ne' debiti tempi vengono con pingue olio esternamente ripassate , affinchè serbino quella morbidezza, e quella succolenza che ne costituisce il pregio e la singolarità, e per le quali il nome di Corsico , che in Lombardia n' è il principale luogo di deposito, è noto în tutte le considerevoli città di commercio. Corsico in fiamme è un funesto avvenimento per l'intera città, che tutta del grave disastro fu in poco d'ora fatta consapevole.
Numerosi drappelli di Cavalleria, di Fanteria, Guardie di Polizia, Gendarmi , furono cola immediatamente avviati dalle Autorità , che esse stesse si trasportarono onde ordinare, invigilare, prevenire con maggiore prontezza ed efficacia. Tutte le macchine a tromba disponibili vi furono spedite. La folla degli interessati, de coadiuvanti, de curiosi era immensa. Io mi vi recai quando la notte era già fitta. A considerevole distanza forte sentivasi l'odore dell'abbrustolato cacio, e giunto sul luogo dell'incendio la scena m'apparve veramente spaventosa e desolante. Ai soffii incessanti del vento impetuosissimo s'alzavano ondeggianti le fiamme sugli accesi edifizii; volavano nubi di fumo e faville; le travi cangiate in tizzi roventi scintillavano sui culmini diroccati , le porte, le finestre, tutte le aperture insomma presentavansi quai gole di ardenti fornaci. 
Erano intorno all'incendio gli intrepidi Pompieri, come una falange in faccia ad un nemico, potente sì ma non temuto.
Il vento, il perfido vento, rendeva quasi vano il giuoco delle trombe, respingendo i getti dell’acqua che non potevano così domare le fiamme , ma i Pompieri non cedevano ad esse il terreno che a palmo a palmo. Arrampicati sui muri crollanti , calcando i rossi carboni, combattevano contro il fuoco, come esseri incombustibili.
Più case erano già consunte, trai cui pressoché l'intero locale del Commissariato. Ad undici ore, ch'io di là parti, l'incendio durava tuttavia vivissimo. 
Le masserizie, gli utensili de’ miseri e desolati abitatori venivano via trasportati soprà carri, o gettati alla rinfusa ne' campi e ne' cortili, ove vedevansi pure accatastate a monti le forme sottratte allo fiamme divoratrici.
Il danno recato da tale disastro essere non può che enorme; ventura è solo , che, per quanto si conosce , non abbiasi sin'ora a deplorare la perdita di persona alcuna, e dicevasi unicamente d'una fanciulla la quale riportò un'offesa, nè troppo grave, ad una gamba. Sull'origine dell'incendio corrono varie versioni , nessuna però l’attribuisce'a mal animo. La più probabile si è che alcuni segatori di travi, abbiano per cuocere le loro vivande acceso imprudentemente il fuoco presso un magazzeno di legna , alle quali fu per opera del vento comunicato.Allorchè saranno note le particolarità di questo funestissimo evento, si faranno con esattezza e prontamente conoscere.




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CORSICO E LA SUA STORIA CONSIGLIA:

1823-2023, IL PONTE DI CORSICO COMPIE 200 ANNI

Il primo ponte in centro a Corsico fu eretto nel 1550 circa, e, come si nota nella mappa del 1722 qui sotto riportata, era in linea con l...

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