Corsico e la sua storia Volume 1

Visualizzazione post con etichetta VIDEO. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta VIDEO. Mostra tutti i post

SUL SET A CORSICO - I 2 SOLITI IDIOTI (2012)


Era un po che la nostra città non veniva usata come set e dopo film cult come Asso, Un povero ricco e altri ecco che nel 2012 arrivano I Soliti Idioti alla vecchia Stazione di Corsico, nel secondo capitolo delle loro avventure.
La coppia Gianluca/Ruggero (Biggio e Mandelli) ha utilizzato come set per il loro film lo spazio all'aperto della vecchia stazione di Corsico, dove Ruggero De Ceglie dopo esser stato cacciato di casa dal figlio Gianluca, trova riparo nel campo Rom dove vivono i genitori di Perla Madonna, allestito proprio a Corsico. Ed ecco qui a seguire le scene girate alla vecchia stazione di Via Gramsci.


Corsico e la sua storia - Volume 1 
Se ami la storia locale e vuoi saperne di più su Corsico, questo libro è per te.
Acquistalo su Amazon a questo link e supporta la ricerca
L'articolo è acquistabile con Bonus Cultura, Carta Cultura Giovani, Carta del Merito e/o Carta del Docente

GIORGIO VILLANI - VENT'ANNI DI STORIA E CAMBIAMENTI NEL SUD MILANO, consigli per la lettura


La copertina del libro
Quello che proponiamo oggi è un consiglio alla lettura di un libro, ma anche degli altri che ha scritto, di Giorgio Villani "Vent'anni di storia e cambiamenti nel sud Milano uscito nel 2015. Qui sotto potete vedere il video della presentazione del libro dove vengono raccontati parecchi anedotti interessanti.
La serata, avvenuta il 27 febbraio del 2015 si era svolta presso la biblioteca comunale di Corsico, con la partecipazione dell' allora Assessora Landoni, della ex Sindaca Maria Ferrucci e del consigliere Roberto Masiero. 
Giorgio Villani è un giornalista corsichese che oltre ad aver collaborato con il quotidiano l'Unità ha scritto alcuni libri davvero interessanti riguardanti le zone del sud ovest milanese. In particolare è stato l'autore insieme a Luigi Spina del piccolo capolavoro che tutti conosciamo e che descrive i lunghissimi giorni del ventennio fascista, "La lotta antifascista nel corsichese". Libro dalla quale si attingono un sacco di informazioni storiche degli anni del ventennio fascista nel nostro territorio.
La serata è stata molto interessante, con Giorgio Villani che ha raccontato alcuni aneddoti riguardanti gli articoli riportati nel suo libro. 
Questa sua ultima opera raccoglie infatti 113 articoli che l'autore ha scritto per le pagine dell'Unità negli anni in cui vi ha collaborato, condite da alcune spiegazioni successive all'articolo. Il libro raccoglie uno spaccato di vita degli anni a cavallo tra i settanta e gli ottanta dove vi sono stati anche numerosi fatti di cronaca ma anche qualche notizia riguardante il territorio urbano e i numerosi problemi lavorativi sorti nelle fabbriche in quegli anni. 
Ecco il video. Buona visione


Libro consigliatissimo per gli appassionati di storia locale


Corsico e la sua storia - Volume 1 
Se ami la storia locale e vuoi saperne di più su Corsico, questo libro è per te.
Acquistalo su Amazon a questo link e supporta la ricerca
L'articolo è acquistabile con Bonus Cultura, Carta Cultura Giovani, Carta del Merito e/o Carta del Docente

SUL SET A CORSICO – MARK COPISCE ANCORA (1976)

Ecco un altro film dove è stata usata la nostra città come set cinematografico.
Il regista Stelvio Massi ha scelto Corsico come una delle location del film del 1976 Mark colpisce ancora, che vede come protagonista Franco Gasparri, qui alla sua ultima apparizione come attore.
Le immagini girate a Corsico sono pochi minuti e ritraggono le due cascine Guardia di Sopra e di Sotto, per proseguire poi verso la rimessa ATM e per concludersi con il ponticello della Filata.

Ecco tutte le scene girate a Corsico. Buona Visione


Questa e’ la scheda del film su wikipedia

Mark colpisce ancora è un film del 1976 diretto da Stelvio Massi. È il terzo episodio della serie di film "poliziotteschi" interpretati da Franco Gasparri. In realtà, però, questa terza pellicola non è riconducibile in toto alla saga di Mark Terzi: Gasparri infatti stavolta non interpreta un commissario, ma un semplice agente il cui cognome è Patti. Il personaggio è un po' differente, sia per i riccioli che per una marcata accentazione romanesca. In realtà il film avrebbe dovuto avere un altro titolo, ma alla fine fu scelto "Mark colpisce ancora". Incassò molto, ma meno dei due precedenti. È l'ultimo film interpretato da Gasparri.
La storia, un po' confusa, scava nell' ambito del terrorismo internazionale e dei servizi deviati e vede Patti inserirsi in una banda di terroristi attiva fra Roma e Vienna, fino a svelare la presenza di appoggi esterni alla banda collocati molto in alto nella sfera del potere. 
Girato a Roma, Milano, Corsico (MI) e Vienna.

Corsico e la sua storia - Volume 1 
Se ami la storia locale e vuoi saperne di più su Corsico, questo libro è per te.
Acquistalo su Amazon a questo link e supporta la ricerca
L'articolo è acquistabile con Bonus Cultura, Carta Cultura Giovani, Carta del Merito e/o Carta del Docente

SUL SET A CORSICO – ASSO, CON ADRIANO CELENTANO (1981)

Anche il mitico Adriano Celentano, seppur per poche scene, è passato da Corsico per girare con i registi Castellano e Pipolo il celebre film Asso.
Nel video si vedono il ponte, la Piazza al Ponte e la Via Vigevanese per poi terminare sull'Alzaia di fronte alla Burgo. Le scene dell'inseguimento non sono per nulla lineari e sono effetto di un montaggio, visto che si passa da Corsico a Porta Romana e poi di nuovo a Corsico. 
E queste sono le poche scene girate a Corsico.

Questa la scheda del film su Wikipedia. 

Asso è un film del 1981 diretto dai registi Castellano e Pipolo, con Adriano Celentano e Edwige Fenech. 

TRAMA
Asso è un incallito giocatore che si è guadagnato il soprannome per la sua bravura con le carte. Lo stesso giorno in cui si sposa viene a sapere che in città è arrivato il Marsigliese, un noto giocatore d'azzardo. Per questo riesce a convincere la moglie Silvia, alla quale aveva promesso di non giocare più, a farsi prestare i soldi per sfidare il rivale. La moglie lo accontenta, ma soltanto a patto che quella sia l'ultima volta di Asso al tavolo di gioco. Asso si reca quindi al Bar di Bretella per incontrare il Marsigliese e giocare quella che viene subito definita "la partita del secolo". Asso stravince, riducendo sul lastrico l'avversario.Di ritorno a casa però Asso incontra un sicario che lo uccide: da questo momento Asso diventa un fantasma. Tornato a casa, racconta alla moglie della sua improvvisa morte e del fatto di essere visibile solo a lei grazie al suo amore. Silvia, inizialmente incredula, accetta la realtà del fatto solo quando viene chiamata a riconoscere la salma del marito all'obitorio. Il fantasma affianca quindi la "sua vedova", cercando di trovarle un marito; la scelta ricade sul facoltoso banchiere Luigi Morgan, ancora innamorato della defunta moglie Enrichetta, il cui spirito sarà "complice" di Asso nel farli convolare a nozze, dando vita ad alcune divertenti situazioni; Bretella, approfittando della morte di Asso tenta con ogni mezzo di conquistare Silvia, ma lei non cede.Asso incontra lo spirito del sicario che lo ha ucciso (a sua volta fatto fuori da Bretella dopo essersi rifiutato di uccidere Morgan), il quale gli rivela che a commissionare l'omicidio è stato proprio il barista. Asso può così vendicarsi del delinquente, che nel frattempo vuole impedire la celebrazione del matrimonio tra Silvia e Morgan, rapendo quest'ultimo. Dopo un rocambolesco inseguimento, Asso riesce a salvare il banchiere ed a far arrestare Bretella. Giunto sull'altare, dove Silvia lo stava attendendo, Morgan decide di non sposarla, tenendo fede ad un voto fatto all'inizio della vedovanza: se avesse scampato un grave pericolo, sarebbe rimasto per sempre lo sposo della sua amata Enrichetta.
Silvia finirà per innamorarsi di un giocatore di poker, il "Varesino", bravo almeno quanto Asso e con la sua stessa faccia, e il fantasma svanisce, non prima di contraddirsi nel ricordare alla moglie che un tipo simile sarebbe stato capace di abbandonarla per giocare una partita a carte. Nella stessa scena, che si svolge nel solito bar, vediamo Morgan che indossa un saio da frate, intento a chiedere la carità per gli orfanelli in nome della beata Enrichetta. Il film si chiude con Asso che in paradiso gioca a poker con Dio mettendo in palio la sua poltrona. Asso ha un full di beati ma Dio lo batte con un poker di santi. I due si danno appuntamento per la rivincita, stabilendo come data 3000 anni alle ore 8; Asso va via e finalmente viene inquadrato Dio, interpretato dallo stesso Celentano.


Corsico e la sua storia - Volume 1 
Se ami la storia locale e vuoi saperne di più su Corsico, questo libro è per te.
Acquistalo su Amazon a questo link e supporta la ricerca
L'articolo è acquistabile con Bonus Cultura, Carta Cultura Giovani, Carta del Merito e/o Carta del Docente

CARLO GALETTI, UN NOME IMPRESSO NELLA STORIA

Nei primi anni del novecento lo sport più popolare e praticato a Corsico, come del resto nel resto dello stivale, era il ciclismo e dal vivaio locale di questo sport emerge uno dei piu' grandi campioni del ciclismo pionieristico: Carlo Galetti, di professione tipografo.
Galetti è il personaggio sportivo di Corsico che più ha vinto e più si è fatto notare nel 900'.
Lo "Scoiattolo dei navigli" nasce a Corsico il 26 agosto 1882, è stato un ciclista su strada e pista attivo dal 1901 al 1931. Partecipò a otto edizioni del Giro d’Italia vincendolo per ben tre volte nel 1910 e 1911 e nel 1912 vinse ancora con la sua squadra che era l'Atala, e arrivando secondo nella prima edizione del 1909. 
Galetti si è aggiudicato anche per due volte il Giro di Sicilia (1907 e 1908) e per tre volte la Milano – Bologna - Roma (1906, 1911 e 1918). Partecipò anche tre volte al Tour de France senza però riuscire mai neppure a concluderlo.
Si ritirò dall’attività nel 1921, che riprese per due stagioni nel 1930 e 1931 per poi ritirarsi definitivamente.
Dopo il ritiro abbandonò il mondo dello sport e si dedicò alla sola attività di tipografo.
Morì a Milano il 2 aprile 1949 all'età di 66 anni per problemi cardiaci.
Galetti fu uno dei ciclisti più vincenti della sua epoca, soprannominato lo "scoiattolo dei Navigli" e anche “succhia ruote” come descrivevano i cronisti dell’epoca, era un ciclista molto astuto, piccolo di statura, scaltro e gran pedalatore e anche se non era idolatrato dai tifosi, che gli preferivano Ganna, era sicuramente il più vincente dell’epoca pioneristica del ciclismo .
Pavesi, Galetti e Ganna
Inizia l’attività nei primi anni del novecento con un discreto esordio, aggiudicandosi qualche gara, ma fu nel 1906 che venne fuori il suo talento quando a 24 anni si aggiudicò tre tra le gare più importanti di quel periodo, ossia la Roma-Napoli-Roma , la Milano-Roma e la Corsa Nazionale.
L’anno seguente nel 1907 Galetti domina il Giro di Sicilia, vince cinque tappe e la classifica finale. Nello stesso anno Galetti partecipa al Tour de France senza però riuscire a concluderlo costretto al ritiro.
Come l’anno precedente Galetti, nel 1908, si aggiudica nuovamente 3 tappe e la classifica finale del Giro di Sicilia, e come la precedente la sua partecipazione al Tour de France non lo vide arrivare sino in fondo.
Il 1909 è l’anno del primo Giro d’Italia a cui Galetti prende parte da protagonista, nonostante non vinca nessuna tappa, la classifica finale lo vede secondo dietro al vincente Ganna.
Concluso il Giro, partecipa nuovamente a quello che sarà il suo ultimo Tour de France, ma anche in questa edizione come le precedenti non arriva al traguardo finale.
Galetti in una foto del 1910
Il 1910 è l’anno che lo vede protagonista, il corsichese si aggiudica 2 tappe e la classifica finale del Giro d’Italia davanti a Pavesi e a Ganna suoi compagni di squadra nell’Atala. In questo Giro il proprietario dell’Atala Gatti, la squadra di Galetti, decise di dare il premio del vincitore di seimila lire a Ganna invece che a Galetti con la giustificazione che Ganna aveva concluso il Giro in crescendo. Galetti si affidò ad un tribunale che gli diede ragione e a causa finita si accaso alla Bianchi, squadra rivale. L’anno seguente Galetti concede il bis, aggiudicandosi tre tappe e la classifica finale del Giro d’Italia edizione 1911, davanti a Rossignoli e Gerbi.
L’edizione del 1912 del Giro d’Italia , l’unica disputata a squadre, vede nuovamente il trionfo di Galetti che oltre ad aggiudicarsi la tappa numero cinque si aggiudica la classifica finale a squadre con l’ Atala, al fianco di Pavesi , Ganna e Micheletto.
Questo fu anche l’ultimo anno di grandi vittorie per Galetti ormai trentenne.
Durante la pausa legata alla prima guerra mondiale molti atleti vengono chiamati al fronte per difendere la patria, ma Galetti riuscì a non andare nelle zone di guerra e venne impiegato come postino ciclista alle poste, militarizzate durante la guerra, sfruttando così le sue doti da ciclista.
1911 - Galetti e la sua squadra, la Bianchi
Alla fine della guerra Galetti, orami trentaseienne, vince la sua ultima corsa importante quando il 22 settembre 1918 si aggiudica la Milano-Bologna-Roma, vincendo la seconda tappa e la classifica finale.
Nel 1921 decide di abbandonare l’attività sportiva per dedicarsi esclusivamente all’altra attività che svolgeva, il ciclista corsichese era titolare di una tipografia. Attività che lo vedeva impegnato sin dal 1906, stampando tra l’altro il suo libro autobiografico dedicato alla sua attività agonistica.
Nel 1930 decide, a 47 anni, di partecipare alla Milano-Sanremo, gara conclusa con un onesto cinquantunesimo posto.
L’anno seguente partecipa nuovamente alla Milano-Sanremo concludendo con un sessantanovesimo posto, decidendo così di mettere fine definitivamente alla sua vincente carriera agonistica a 48 anni.
Questa fu l’ultima corsa dello scoiattolo dei navigli che ritiratosi definitivamente non rimase nell’ambiente dello sport, che nonostante le molte vittorie non gli ha mai dato i giusti meriti, ma continuò il lavoro nella sua tipografia, una delle più attrezzate di Milano.
Galetti , passaggio a Perugia al Giro - 23 maggio 1909

Galetti aveva due cugine molto note in paese, esse avevano infatti una cartoleria in Via Cavour, che a quanto pare è stata la prima a Corsico.
Galetti nonostante le numerose battaglie in gara era anche molto amico di Ganna e Pavesi. Vogliamo citare infatti un passaggio significativo tratto da “l’avvocato in bicicletta” di Gianni Brera che descrive perfettamente sia il legame di amicizia tra Galetti, Ganna e Pavesi ma descrive anche una delle prime gare del mitico Carlo Galetti, corsichese doc.

"Atleti ormai quasi dimenticati, agli inizi del secolo erano assunti ad idoli dello sport italiano dalla stampa e dalla gente che si assiepava lungo le strade.
Epiche le loro imprese....giganti protagonisti del ciclismo eroico....eppure gente semplice.
Un pomeriggio assolato del 1901, in piazza D'Armi a Milano, si correvano le prime corse dei "ciclomani" , organizzate dal "granida", gelataio che attirava così maggior pubblico...Pavesi e Ganna facevano già parte del"club" da un pò di tempo....quel pomeriggio gli viene presententato un ragazzotto , tal Carloeu Galett da Corsic, a cui viene prestata una bicicletta per gareggiare. Si inizia la gara, e i due amici, avendo studiato una tattica per la gara rimangono calmi intesta al gruppo, quando ecco che parte il Carloeu......subito gli altri scattano, Ganna ha una sbandata e frena un pò il gruppo ma Pavesi riesce a mettersi a ruota.."brutt macaron " sibila Galetti, ma Pavesi risponde "Allez allez !! su che dividiamo i premi !! "
Dando l'anima all'ultimo giro staccano un pò il gruppo, ma proprio all'ultima curva Galetti ha uno scarto e cade !! Quasi il gruppo lo investe !!
Eberardo fa agevolmente primo, mentre Ganna regola il gruppo.....ritirato il premio della corsa (quattro lire a testa ) i due fanno per allontanarsi quando vedono il Carloeu quasi sul punto di piangere....nella caduta ha piegato il telaio della macchina su cui correva ed il proprietario strepitando chiedeva i danni !! Eberardo si avvicina e chiede cosa succede...."cosa vuoi ?" gli fa il proprietario del veicolo..."El Carloeu ha corso con me,eravamo daccordo lui ed io,è stato 
sfortunato altrimenti avrebbe vinto un premio" "e allora pagala te la riparazione del telaio ! " gli fa quello....."quanto?" gli fa Pavesi per nulla impressionato....."non meno di cinque lire...." Eberardo mette la mano in tasca , tira fuori le quattro lire di premio e fa : "Luison, metti ancora una lira"
Galetti li guarda come se gli salvassero la vita...Da quel tardo pomeriggio, del 1901, per 15 anni almeno questi tre ragazzi restarono insieme....."

tratto da "l'avocatt in bicicletta" di Gianni Brera

4 giugno 1910 - Galetti vince il suo primo Giro

Il nome di Carlo Galetti è ancora presente nell’ambiente del ciclismo, nel 1920 nacque a Milano il marchio Galetti grazie ad un azienda produttrice di biciclette dismessa durante la seconda guerra mondiale, ma nel 1952 il marchio venne acquisito dalla Famiglia Alessi di Rossano Veneto che riprese la produzione dei vecchi modelli precedentemente costruiti.
Oggi l'azienda Nuova Galetti continua la storia del marchio Galetti producendo vari tipi di biciclette come mountain bike, city bike, bici da trekking e per bambini.
A lui e’ dedicato il ponte ciclo-pedonale che collega le due sponde del naviglio all’altezza del parco Area Ex-Pozzi.

Palmares di Carlo Galetti

1906
24 giugno Corsa Nazionale
11 settembre Milano-Bologna-Roma
11 settembre Milano-Bologna-Roma (Tappa n.2)
20 settembre Roma-Napoli-Roma.

1907
02 giugno Firenze-Roma
13 ottobre Giro di Sicilia
Giro di Sicilia (Tappa n.1)
Giro di Sicilia (Tappa n.3)
Giro di Sicilia (Tappa n.4)
Giro di Sicilia (Tappa n.6)
Giro di Sicilia (Tappa n.8)

1908
Giro di Sicilia 
Giro di Sicilia (Tappa n.1)
Giro di Sicilia (Tappa n.4)
Giro di Sicilia (Tappa n.7)
Corsa Vittorio Emanuele III


Il libro autobiografico di Galetti

1910
24 aprile Tre Coppe Parabiago
22 maggio Giro d'Italia (Tappa n.3)
01 giugno Giro d'Italia (Tappa n.8)
05 giugno Giro d'Italia
06 agosto Ai mari, ai laghi, ai monti (Tappa n.4)
14 agosto Ai mari, ai laghi, ai monti
14 agosto Ai mari, ai laghi, ai monti (Tappa n.8)

1911
15 maggio Giro d'Italia (Tappa n.1)
21 maggio Giro d'Italia (Tappa n.4)
02 giugno Giro d'Italia (Tappa n.10)
06 giugno Giro d'Italia
06 agosto Tre Coppe Parabiago
1912
27 maggio : Giro d'Italia (Tappa n.5)

1918
22 settembre : Milano-Bologna-Roma Tappa n.2 e classifica finale






Corsico e la sua storia - Volume 1 
Se ami la storia locale e vuoi saperne di più su Corsico, questo libro è per te.
Acquistalo su Amazon a questo link e supporta la ricerca
L'articolo è acquistabile con Bonus Cultura, Carta Cultura Giovani, Carta del Merito e/o Carta del Docente

ARISTIDE CARABELLI, MEDAGLIA D'ORO AL VALORE MILITARE

Dal sito della marina italiana

"Nato a Corsico il 9 dicembre 1916, morì nelle acque di Malta l'alba del 26 luglio 1941.
Studente della Facoltà di Ingegneria presso il Politecnico di Milano, nell'agosto 1938 partecipò volontario al 1° Corso Preliminare Navale tenutosi presso l'Accademia Navale di Livorno e nel dicembre 1940 conseguì la nomina a Sottotenente di complemento del Corpo delle Armi Navali.
Destinato alla Direzione Armi ed Armamenti di Augusta, nel marzo 1941 entrò a far parte, a domanda, dai Mezzi d'Assalto della decima Flottiglia MAS di La Spezia e dopo aver frequentato il duro corso di addestramento, partecipò al tentativo di forzamento della base inglese di Malta, effettuato nella notte dal 25 al 26 luglio 1941.
Nell'espletamento della missione, vistosi scoperto e fatto oggetto della reazione nemica, lanciava deliberatamente il suo ordigno, carico di potente esplosivo, contro le ostruzioni del porto nell'intento di aprire una breccia ai suoi compagni d'azione. Scomparve nell'immane esplosione che doveva aprire ai sopravvissuti la via del successo".

È stato decorato con la Medaglia d'Oro al Valore Militare alla memoria per l'azione del 26 luglio 1941.
Nel 1942 gli veniva conferita dal Politecnico di Milano la laurea ad "honorem alla memoria".
Dopo il corso di addestramento, partecipò al tentativo di forzamento della base inglese di Malta, effettuato nella notte dal 25 al 26 luglio 1941. L'attacco fallì in quanto il fondamentale effetto sorpresa, necessario al successo dell'azione, era svanito fin dall'avvicinamento dei mezzi al largo di Malta. La difesa inglese dell'isola, infatti, all'insaputa dei servizi d'informazione italiani, era a quel tempo già dotata di radar e aveva quindi avuto modo di osservare i mezzi italiani e aspettare il momento opportuno per annientarne l'attacco. Durante l'attacco con il suo barchino, Carabelli si lanciava con il suo mezzo carico di esplosivo contro le ostruzioni del porto, secondo gli ordini ricevuti dal comandante della spedizione Capitano di corvetta Giorgio Giobbe. Questo era necessario per essere sicuri di aprire una breccia sotto l'arcata del ponte disant'Elmo, per permettere l'ingresso nel porto ai suoi compagni d’azione sugli altri barchini. Non si sapeva infatti se Teseo Tesei era riuscito nella sua azione di attacco con l'SLC, che aveva l'obiettivo di far saltare l'ostruzione retale a difesa del porto. Il sottotenente di vascello Roberto Frassetto vide Carabelli scomparire nell’immane esplosione del suo barchino contro un pilastro del ponte a braccia aperte. L'esplosione provoco' il crollo della travata metallica e il passaggio al porto divenne impossibile.

Da Wikipedia

Prestò servizio come ufficiale con il grado di Sottotenente di complemento del Corpo delle armi navali. È stato un incursore pilota di barchino esplosivo della Xª Flottiglia MAS nella Regia Marina durante la seconda guerra mondiale ed è stato decorato con la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria per la sua azione fatale contro le difese del porto di La Valletta durante l'assedio di Malta.
Nacque a Corsico, in provincia di Milano, e si iscrisse presso la facoltà di ingegneria del Politecnico di Milano. Partecipò come volontario al 1º corso preliminare navale tenutosi a partire da agosto 1938 presso l'Accademia navale di Livorno. Nel dicembre 1940 conseguì la nomina a Sottotenente di complemento del Corpo delle armi navali.
Nel marzo 1941 entrò su richiesta nei Mezzi d'Assalto della Xª Flottiglia MAS di La Spezia. Dopo il corso di addestramento partecipò al tentativo di forzamento della base inglese di Malta, effettuato nella notte tra il 25 e il 26 luglio 1941. L'attacco fallì in quanto il fondamentale effetto sorpresa, necessario al successo dell'azione, era svanito fin dall'avvicinamento dei mezzi al largo di Malta. La difesa inglese dell'isola, infatti, all'insaputa dei servizi d'informazione italiani, era a quel tempo già dotata di radar e aveva quindi avuto modo di osservare i mezzi italiani e aspettare il momento opportuno per annientarne l'attacco.
Durante l'attacco con il suo barchino esplosivo, Carabelli si lanciò con il suo mezzo carico di esplosivo contro le ostruzioni del porto, secondo gli ordini ricevuti dal comandante della spedizione capitano di corvetta Giorgio Giobbe. Questo era necessario per essere sicuri di aprire una breccia sotto l'arcata del ponte di sant'Elmo, per permettere l'ingresso nel porto ai suoi compagni d'azione sugli altri barchini. Non si sapeva infatti se Teseo Tesei era riuscito nella sua azione di attacco con il siluro a lenta corsa, che aveva l'obiettivo di far saltare l'ostruzione retale a difesa del porto. Il sottotenente di vascello Roberto Frassetto vide Carabelli scomparire nell'immane esplosione del suo barchino contro un pilastro del ponte a braccia aperte. L'esplosione provocò il crollo della travata metallica e il passaggio al porto divenne impossibile.


La targa nella Piazza che porta il suo nome dice :

GLI UFFICIALI DEI CORSI PRELIMINARI NAVALI E IL 1° GRUPPO

MARINAI D'ITALIA RICORDANO IL NOBILE SACRIFICIO DEL

S.TEN. A. N. ARISTIDE CARABELLI

Medaglia d'oro

Volontario nei mezzi d'assalto della R.Marina, nel tentativo di

forzamento di una delle più potenti e meglio difese basi navali

avversarie accertata la difficoltà di aprire altri varchi si lanciava

deliberatamente con il proprio mezzo carico di esplosivo contro

le ostruzioni del porto per aprire breccia all'irruzione dei

compagni d'arme. Fatto esca del suo stesso corpo scompariva

nell'esplosione che apriva ai sopravvissuti la via del successo.

Non disperato gesto di combattente esaltato ma cosciente stoica

decisione oltre ogni dovere, perché dal sacrificio del singolo

scaturisse il successo collettivo. Olocausto purissimo che poteva

restare ignorato, offerto alla Patria per la sua grandezza e

per la continuità delle gloriose tradizioni della R.Marina.

«R.D. 31 maggio 1946»








Corsico e la sua storia - Volume 1 
Se ami la storia locale e vuoi saperne di più su Corsico, questo libro è per te.
Acquistalo su Amazon a questo link e supporta la ricerca
L'articolo è acquistabile con Bonus Cultura, Carta Cultura Giovani, Carta del Merito e/o Carta del Docente

CURIOSITA' - GALLINE SUGLI ALBERI AL PARCO RESISTENZA (2016)

 Qualche anno fa durante una passeggiata al parco della Resistenza ho notato che c'erano un sacco di galline sopra i rami degli alberi. La cosa mi è apparsa alquanto strana e non penso sia molto comune che le galline salgano sugli alberi.
Non so' se ci siano ancora, andrò a fare un giro.

Ecco un video e alcune foto.






Corsico e la sua storia - Volume 1 
Se ami la storia locale e vuoi saperne di più su Corsico, questo libro è per te.
Acquistalo su Amazon a questo link e supporta la ricerca
L'articolo è acquistabile con Bonus Cultura, Carta Cultura Giovani, Carta del Merito e/o Carta del Docente

CORSICO E LA SUA STORIA CONSIGLIA:

1823-2023, IL PONTE DI CORSICO COMPIE 200 ANNI

Il primo ponte in centro a Corsico fu eretto nel 1550 circa, e, come si nota nella mappa del 1722 qui sotto riportata, era in linea con l...

I PIU' LETTI NELL'ULTIMA SETTIMANA

I PIU' LETTI DI SEMPRE