Nei primi giorni di agosto del 1913 in tutta la provincia di Milano ci furono scioperi generali e grossi scontri con le forze dell'ordine derivati dagli stessi. Anche a Corsico, città operaia il 5 agosto del 1913 ci furono motivi di scontro con i carabinieri.
Di seguito l'articolo del 6 agosto 1913 tratto dal giornale L'Avanti.
Sulla linea di Corsico gli incidenti della mattinata, hanno un grave epilogo nel pomeriggio. Verso le ore 7.30 del mattino una colonna di scioperanti percorre la strada provinciale diretta alla cartiera Pirola, dove lavorano molti operai. La folla è per esser raggiunta da una vettura tramviaria con rimorchio: ed allora, accalcatasi sul binario, chiede a gran voce che il servizio venga sospeso. Sulla vettura sono alcuni carabinieri.
Da Milano sono inviati rinforzi: uno squadrone di cavalleria, arriva di gran carriera, e libera il binario: ma le vetture, poiché il servizio viene sospeso, rientrano tutte in Corsico.
Nel pomeriggio, allo ore 16, l'ispettore Picchiottini e il vice-capo controllore Bignamini si recano, in automobile a Corsico per corcare di riattivare il servizio, per lo meno, essi speravano, fino alla stazione di S. Cristoforo. La via provinciale è perlustrata da uno squadrone di cavalleria. Nel naviglio che costeggia la via sono gruppi di bagnanti che accolgono il passaggio dell'automobile della Edison con grida ostili. Tuttavia le vetture concentrate a Corsico, pigliano la via del ritorno scortate dalla cavalleria e dai carabinieri arrivano sino al dazio di S. Cristoforo, dove il binario è ingombro di grosse pietre, mentre dalla riva opposta parte una sassaiola. I trams non possono procedere e prudentemente retrocedono verso Corsico. Poiché giungono ancora dei sassi un appuntato dei carabinieri che è sulla prima vettura minaccia la folla, con la rivoltella in pugno.
Il gesto violento inasprisce i dimostranti, ed allora l'appuntato traduce in atto la minaccia sparando alcuni colpi in aria. La sassaiola continua: vengono puntati i fucili contro i dimostranti che si sono rifugiati sulla riva opposta, dietro una siepe. "
È' una scarica violenta: sono rati più di venti colpi.
Pare che, por fortuna, non vi siano feriti. Alla frazione Ronchetto è una barcacca: i carabinieri vi scendono, traversano il naviglio, giungono sulla riva opposta, inseguono con le armi in pugno i dimostranti ed operano tre arresti. Il servizio dei trams rimane sospeso, cosi per tutta la giornata.
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