In pochi sanno chi era Angelo Massone e con questo articolo volevamo ricordarlo non tanto per quello che ha fatto a Corsico, perchè non ne ha avuto il tempo, ma per essere stato forse il primo corsichese a essere perseguitato dai fascisti a Corsico.
Molto poco sappiamo di lui, anche i suoi "compagni" pare si siano dimenticati del fondatore della sezione corsichese del P.C.I.
Angelo Massone era un operaio (purtroppo non siamo ancora a conoscenza dove lavorava) militante nelle forze popolari di sinistra e viene eletto alla carica di Sindaco il 3 ottobre del 1920, un mese circa dopo la fondazione del Fascio di Corsico avvenuta il 12 settembre del 1920.
Dopo il Congresso di Livorno del 1921, dove avviene la scissione dei partiti di sinistra e la nascita del Partito Comunista, anche Massone scontento di quella situazione entra nel partito Comunista e insieme ad altri suoi fedelissimi fonda la sezione di Corsico del P.C.I.
Durante il suo mandato non ebbe vita facile tanto da essere spesso vittima dei soprusi degli squadristi locali. Dovette assistere alle devastazioni delle cooperative e alla chiusura della camera del lavoro e con la forza fu costretto ad abbandonare la città e a dare le dimissioni da Sindaco.
Costretto a lasciare la città , anche per salvaguardare l’incolumità del suo figlio nato da pochi mesi, trovò rifugiò a Romano Banco ma venne trovato anche lì.
Proprio verso la fine del 1921, racconta un testimone oculare, Massone fu ancora vittima di un atto di violenza gratuita nei suoi confronti. Carlo Manelli, all'epoca undicenne e futuro partigiano, racconta così l'evento riportato su La lotta antifascista nel corsichese del 1980: "Mia madre mi aveva mandato dalla Filata, dove abitavo, a prendere dei fagioli dalla nonna, che abitava in una cascina in direzione di Romano Banco e che oggi non c'è più, quando, al ritorno, vedo Massone con la moglie che tiene in braccio il figlioletto di pochi mesi, ancora in fasce, percorrere il sentiero che, attraverso i campi porta a Romano Banco, dove la famiglia Massone si era rifugiata dopo i primi segni di ostilità dei fascisti. V'erano tre uomini ad attenderli, tre squadristi: Alchieri, Bruschi e Vegetti. Assistetti a una breve collutazione. Massone, nonostante il tentativo di difesa, soccombe alla preponderanza del numero. A nulla vale l'intervento della moglie che , deposto il neonato in terra, si scaglia contro gli aggressori del marito. Angelo Massone viene bastonato e costretto a bere olio di ricino sotto gli occhi della moglie."
Questo fu l'ultimo episodio di cui si ebbe notizia del Sindaco Angelo Massone, dopo questi fatti Massone non si fece più trovare e molto probabilmente cambiò città in cerca di un futuro migliore per suo figlio.
Dai dati del comune risulta essere stato Sindaco dal 3 ottobre 1920 al settembre del 1922, ma dai racconti dell'epoca pare abbia lasciato Corsico alla fine del 1921.
Una cosa è certa in questo piccolo racconto, ed è che Angelo Massone meriterebbe una Via o un edificio a lui intitolato anche solo per il fatto che è stato costretto ad abbandonare il suo paese e impeditogli di manifestare le sue ideologie.
Se qualcuno dovesse avere notizie su Massone o una fotografia saremo lieti di aggiornare e completare la sua storia.
Qui sotto un articolo di giornale dell'epoca che racconta come i fascisti hanno ottenuto le dimissioni del Sindaco Massone.
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