Corsico e la sua storia Volume 1

FEBBRAIO 1945 - DON TORNAGHI FINANZIA LA RESISTENZA

Dopo l'uccisione di Leopoldo Bozzi, avvenuta il 19 febbraio del 1945, il parroco di Corsico Don Flaminio Tornaghi si reca a casa di alcuni partigiani, e dopo aver donato 3000 lire per "contribuire alla lotta" dice alla Vera Nardini, che era presente in quel momento: “Non dirmi grazie perché non è necessario , quello che ho fatto è doveroso”.
Un grande uomo, un grande Parroco.

Don Flaminio Tornaghi

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19 FEBBRAIO 1945 - VIENE FUCILATO LEOPOLDO BOZZI

Il 19 febbraio del 1945 viene fucilato a San Vittore Olona il corsichese Leopoldo Bozzi.
Bozzi, era stato arrestato la notte del 16 novembre del 1944 insieme ad altri 15 ragazzi componenti del Fronte della Gioventù, che vennero poi liberati tranne il Bozzi e un suo compagno mandato in un campo di concentramento, formazione di cui era divenuto il responsabile.   
Il parroco di Corsico Don Tornaghi quella sera scrive sul suo diario: ”Giorno doloroso per Corsico perché per rappresaglia dei tedeschi fu ucciso a San Vittore Olona il giovane Bozzi Leopoldo, proprio nel giorno in cui, riconosciuta la sua innocenza era posto in libertà. Grande cordoglio suscitò in paese.”
A breve pubblicheremo una sua piccola biografia.



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FEBBRAIO 1138 - UN MULINO IN "CORSEGO"

Nel “Codice diplomatico della Lombardia medievale (sec. VIII-XII)”, archivio creato dalla regione Lombardia per raccogliere le trascrizioni delle antiche pergamene che erano conservate nelle varie chiese lombarde, viene citata Corsego, l'attuale Corsico. 
Questa pergamena, rinvenuta presso la chiesa di S. Giorgio al Palazzo di Milano e ora conservata presso l'Archivio di Stato di Milano, è datata febbraio 1138 ed è intitolata “Breve pignoris et consulti”. 
Qui di seguito la trascrizione completa di essa dove si parla di un investimento in pegno di alcune proprietà di tale Alberto fu Ambrogio per comprare un mulino a Corsico, una sorta di ipoteca dell’epoca. Corsico era in quel tempo chiamata Corsego.
Evidenziato in giallo il nome "Corsego".

Breve pignoris et consulti

1138 febbraio, Milano.

Alberto del fu Ambrogio che fu detto Sturnus de Fabrica, del borgo di Porta Ticinese, investe a titolo di pegno e nomine consulti, a favore della propria moglie Giordana, Giovanni Laborante, di Milano, suo suocero, di tutte le case e i beni in Rancate e a la Turre, non lontano dalla città, un mulino in Corsico, a condizione che, nel caso la moglie gli sopraviva i propri eredi le corrispondano, entro un anno, trentatre lire di denari buoni milanesi d'argento, in conto del suo faderfio. In caso di inadempienza, stabilisce che detti beni spettino alla moglie.

Anno dominice incarnacionis milleximo centeximo trigeximo octavo mense februarii, indicione prima. Presentia bonorum hominum quorum nomina hic subter leguntur, per lignum et pergamenum que sua tenebat manu, Albertus filius quondam Ambrosii qui fuit dictus Sturnus de Fabrica, de burgo Porte Ticinensis, investivit per pignus et nomine consulti Iohannem qui dicitur Laborante, de civitate Mediolani, et ad partem Iordane filie sue et coniux (a) ipsius Alberti, nominative de omnibus casis et rebus territoriis illis reiacentibus in locis et fundis Rancate et a la Turre, non longe ab hac civitate Mediolani, atque de molendino suo quod reiacet in loco Corsego cum ripa et clusa et paratura seu argumento atque cum omni sua utilitate pertinente eidem molendino ad macinandum, quantecumque ipse case et res territorie de predictis locis Rancate et de la Turre et de eorum territoriis invente fuerint, una cum predicto molendino de suprascripto loco Corsego, sicut superius legitur in integrum, in presenti maneant hoc pignore eo tenore sicut hic subter legitur, ita ut si Dei fuerit iuditium quod si (b) predictus Albertus decesserit ex suprascripto (a) seculo antequam predictam Iordanam coniugem suam, tunc heredes ipsius Alberti dabunt infra annum unun proximum post obitum eius eidem Iordane coniugi sue aut eius heredibus vel cui ipsa dari iusserit arg(e)n(ti) d(e)n(ariorum) b(o)n(orum) Mediol(anensium) libras triginta et tres, qui sunt de faderfio suo que supra Iordane. Et si prenominati heredes ipsius Alberti se subtraxerint quod non dederint suprascriptos denarios omnes per suprascriptum constitutum sicut superius legitur, tunc, post transactum spatium anni uni (a), suprascriptas res omnes qualiter superius legitur in integrum deveniant et permaneant in manu et potestate ipsius Iordane, faciendum exinde cum suis heredibus vel cui ipsi dederint quicquid voluerint secundum usum et tenorem pignoris et consulti sine contradicione predictorum heredum et de illorum heredibus usque in pena dupli ipsius pretii. Quia sic inter eos convenit. Actum in curte laboris Sancti Laurentii. Signum manus suprascripti Alberti qui hunc brevem pignoris et consulti ut supra fieri rogavit. Signum manuum Alberti Sedatii, Ottonis Textoris, Anselmini But[raffi]i, Rainfredi Stampe, Nazarii, Iohannis et Anselmi germani (a) qui dicuntur Ansaldi et Rogerii, testium. Ego Iohannes notarius sacri palatii scripsi et interfui.


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6 GIUGNO 1859 - QUANDO I CORSICHESI SALVARONO IL PONTE

Una delle più vecchie foto del ponte di Corsico, qui siamo nei primi anni del 900.
Cosi poteva apparire nel 1859

Siamo nel 1859 e il contesto storico è quello della seconda guerra d'indipendenza quando, dopo le vittoriose battaglie di Magenta prima e quella di San 
Martino e Solferino poi, il Regno di Sardegna conquista i territori del Regno Lombardo-Veneto sino a quel momento controllati dagli sconfitti austriaci.
Il 4 giugno 1859 ci fu la celebre Battaglia di Magenta e dopo cruenti scontri l'esercito franco-piemontese (i francesi che combattevano con il Regno di Sardegna erano in maggior numero rispetto ai piemontesi), coadiuvato da battaglioni di zuavi provenienti dall'Africa, riuscì a battere e mandare in ritirata l'esercito austriaco.
Il 5 giugno, giorno seguente alla battaglia, gli austriaci, che avevano bisogno di riorganizzare le truppe dopo le numerose perdite, iniziano la loro ritirata verso Milano, non prima però di aver fatto saltare tutti i ponti che trovavano lungo la strada per poter così rallentare l'offensiva francese che ancora gli stava dietro.
Fecero saltare tutti i ponti sul Naviglio da Abbiategrasso a Milano, compreso quello di Gaggiano, tutti meno che uno. 
Il 6 giugno gli austriaci di passaggio a Corsico, e come avvenuto in precedenza, si apprestano a far saltare anche il ponte qui presente. I corsichesi riuscirono però a corrompere, si legge, con "pochi Napoleoni d'oro" l'ufficiale austriaco addetto alla mina e fu così che con una storica tangente il popolo salvò il suo ponte costruito non molti anni prima, nel 1823.
Durante il loro ripiegamento verso Milano gli austriaci, ormai consapevoli della sconfitta, pensarono bene oltre a far saltare i ponti anche a saccheggiare le città ove passavano. Corsico fu  invece risparmiata da entrambi i trattamenti grazie all'intercessione dei suoi abitanti storicamente uniti. 
Nel 1859 Corsico contava circa 1500 abitanti e l'unico centro abitato, oltre alle Cascine sparse su tutto il territorio, era la sola attuale via Cavour, all'epoca divisa in due frazioni chiamate Contrada del ponte e Contrada della chiesa. 
Una cartina del 1854
Una litografia francese del 1859,
 descrive francesi che entrano a Corsico


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10 FEBBRAIO 1923 - VIENE ELETTO SINDACO IL RAGIONIER PERICO

 


Il 10 febbraio del 1923, durante i primi anni del fascismo, viene eletto Sindaco il Ragioniere Luigi Perico, che rimarrà in carica sino al 1926.
Il nuovo Sindaco sostituisce l'uscente Commissario prefettizio, il Ragionier De Checo, che era stato chiamato a sostituire il povero Sindaco Angelo Massone scacciato dai fascisti.
Qui trovate un articolo dedicato al Sindaco Massone.


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CORSICO DA VISITARE - MONUMENTO AGLI ALPINI

Il monumento agli Alpini viene inaugurato a Corsico il 3 giugno 1984 e, per chi lo volesse vedere, è posizionato in Via Achille Grandi.




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CURIOSITA' - PECORE A CORSICO

 Non è la prima volta che delle pecore si aggirano per il nostro territorio ma oggi abbiamo voluto documentarlo. Ovviamente erano nell'unica zona adatta al loro pascolo, la campagna tra Via dei Navigli e la Guardia di Sotto.








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CORSICO E LA SUA STORIA CONSIGLIA:

1823-2023, IL PONTE DI CORSICO COMPIE 200 ANNI

Il primo ponte in centro a Corsico fu eretto nel 1550 circa, e, come si nota nella mappa del 1722 qui sotto riportata, era in linea con l...

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